FANGO BOLLENTE
Politiche ambientali : in Provincia bisogna voltare pagina
Facciamo insieme un gioco di simulazione : immaginiamo Alvise Brovelli, oggi
Assessore provinciale all'Ambiente, al posto di Azeglio Ciampi al Dicastero del
Tesoro, alle prese con il drammatico problema del debito pubblico.
Fatti i dovuti conti il Ministro Brovelli si presenta davanti alle telecamere
per comunicarci "Cari concittadini, il debito pubblico è completamente
fuori controllo e prevedo che la tendenza dei conti ci porterà presto alla
rovina. Si salvi chi può".
Per fortuna la storia è andata diversamente : Ciampi non ha
"previsto" che il debito ci avrebbe travolti, ma si è rimboccato le
maniche, ha usato determinazione ed intelligenza, ed ora possiamo guardare al
futuro con occhi diversi.
La morale del gioco è chiara : un responsabile pubblico non deve
"prevedere" che cosa succederà, deve invece operare perché succeda
quanto è possibile e desiderato dai cittadini che amministra.
Alvise Brovelli interpreta diversamente il suo ruolo. Seguiamolo nelle sue
recenti affermazioni in Commissione Ambiente provinciale, mercoledì scorso, ed
in una trasmissione su una TV locale di giovedì, che così riassumo : Il
secondo inceneritore è non solo necessario, ma forse addirittura insufficiente,
perché :
Ai rifiuti prodotti dagli abitanti della provincia di Varese bisogna
aggiungere quelli dei Comuni dell'Alto milanese aderenti al Consorzio ACCAM
(sono poco meno di 170.000) e anche altri 21.000 della Provincia di Como;
Ai cosiddetti Rifiuti Solidi Urbani prodotti nelle nostre case bisogna
aggiungere i fanghi da depurazione (Brovelli stima 75.000 tonnellate/anno);
e i rifiuti ospedalieri che vanno termodistrutti per legge (altre 3.000
tonnellate);
Infine la raccolta differenziata, oggi oltre il 39%, può arrivare al massimo al 50%, Brovelli dixit.
Tutto vero?
La considerazione dei rifiuti prodotti nella sola provincia ci porta
ad un totale di meno di 950 tonnellate/giorno (dati 1999 dell'Osservatorio
rifiuti della Provincia) : la Regione Lombardia chiede alla Provincia di
Varese di farsi carico di altri 190.000 cittadini ? Certo, facciamo un patto
: la Provincia di Varese se ne fa carico, in contropartita chiede di
accedere alla capacità di incenerimento presente in regione ed oggi
sottoutilizzata. Il saldo può essere pari.
I fanghi da depurazione : chi ha detto che devono essere inceneriti
? Oggi sono utilizzati in forma diretta in agricoltura, domani potranno
essere compostati e quindi utilizzati con maggiore sicurezza per arricchire
i suoli di materia organica. Cito da uno studio dell'Agenzia europea per
l'Ambiente (EEA) : "l'uso in agricoltura di fanghi grezzi o altre
pratiche di compostaggio sono incoraggiate dalle autorità nazionali come il
modo migliore per riciclarli, mentre l'incenerimento è considerato il
peggiore". Dr. Brovelli, perché preferisce il metodo peggiore ? Circa
le quantità quello studio indica una media di produzione di fanghi di 90
grammi/giorno pro-capite, che fanno 32,85 Kg/anno. In tutta la provincia
sarebbero quindi circa 26.800 tonnellate, non 75.000 come affermato da
Brovelli. Si danno due casi : o l'assessore ha sbagliato i conti, o
produciamo troppi fanghi per la depurazione : in entrambi i casi c'è molto
lavoro per l'assessore provinciale all'ambiente.
Gli ospedalieri : le quantità in gioco sono piccole e non spostano il
problema. Ho solo un dubbio : il sen. Ronchi, ex ministro all'ambiente
nonché padre dell'attuale legge nazionale sui rifiuti, mi ha detto che gli
ospedalieri non possono essere bruciati in un inceneritore per Rifiuti
Solidi Urbani, ma richiedono un inceneritore per Rifiuti Speciali. Domanda :
chi è che non conosce le leggi, il sen Ronchi o l'assessore Brovelli ?
Le percentuali ottenibili con la raccolta differenziata : dr.Brovelli, Lei non è un colonnello dell'Aeronautica che prevede il tempo, fenomeno indipendente dalle nostre azioni e immodificabile. Lei è l'assessore all'ambiente dell'Ente che per Legge ha la responsabilità della pianificazione della gestione dei rifiuti. Lei può intervenire, non solo prevedere. Ricorda che quest'anno in febbraio, al Convegno sui rifiuti organizzato dal nostro Coordinamento, Lei aveva sostenuto che la percentuale raggiunta nel 1998 non poteva crescere più? Invece è cresciuta più di tutti gli altri anni, smentendo il Brovelli-Cassandra.
Quanto alle previsioni che si possono fare rimando al mio precedente articolo "Perché non serve il secondo inceneritore", e circa i modi all'altro articolo "Che cosa fare dei rifiuti?", entrambi pubblicati su Varesenews. Qui voglio invece soffermarmi su un'altra questione: il modo come l'assessore interpreta il suo ruolo. E' evidente che l'unica sua preoccupazione, lungi dal tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini, è andare a caccia di rifiuti che possano alimentare il futuro inceneritore, Visto che la provincia di Varese non ne produce abbastanza, eccolo andarli a cercare fuori provincia (senza neanche tentare un negoziato con la Regione Lombardia), o cercare di incenerire tutto ciò che fa al caso suo, per esempio fanghi ed ospedalieri. In attesa di qualche altra brillante invenzione che possa giustificare magari un terzo inceneritore (do un suggerimento: qualcuno aveva già pensato che Malpensa richiamerà oltre 100.000 nuovi abitanti, e quindi…). La domanda ora la rivolgo ai consiglieri provinciali e al presidente Ferrario: di cosa abbiamo bisogno, di un cacciatore di rifuti o di un assessore all'ambiente ? Ricordo che l'assessore non ha facoltà di decidere a sua discrezione quale politica dei rifiuti adottare (la sua è rifiuti=smaltimento=incenerimento), ma è vincolato a seguire il dettato della legge nazionale(che ha recepito le direttive europee), che al suo art. 4, commi 1 e 2, recita :
Ai fini di una corretta gestione dei rifiuti le autorità competenti favoriscono la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso :
Il reimpiego ed il riciclaggio;
Le altre forme di recupero per ottenere materia prima dai rifiuti;
L'adozione di misure economiche e la determinazione di condizioni di appalto che prevedano l'impiego dei materiali recuperati dai rifiuti al fine di favorire il mercato dei materiali medesimi;
L'utilizzazione principale dei rifiuti come combustibile o come altro mezzo per produrre energia.
Il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero di materia prima debbono essere considerati preferibili rispetto alle altre fonti di recupero.
E' abbastanza chiaro ? L'incenerimento è la quarta opzione in ordine di preferenza. Qualcuno ha visto iniziative ed azioni della Provincia rispetto ad a), b) e c) ? Non è quindi totalmente inadempiente verso la legge, saltando a piè pari al punto d) ?
La conclusione può essere una sola : assessore, se non è d'accordo con la legge o non si sente in grado di applicarla, ne tragga le dovute conseguenze.
A noi, cittadini inascoltati e spesso irrisi con dati poco credibili, resta la celebre invettiva morettiana : dr.Brovelli ci dica qualcosa di ecologico !
Fulvio Fagiani
Coordinamento Varesino per la Gestione dei Rifiuti.