Il Consiglio Comunale di Varese,
facendo proprie le preoccupazioni espresse da Amministrazioni Comunali, associazioni e comitati di cittadini verso la realizzazione di un inceneritore nel Nord della Provincia,
e sulla scorta del lavoro della Commissione Ambiente e dei documenti inviati da Comuni della Provincia,
RITIENE CHE
sia possibile ridurre progressivamente la quantità di rifiuti ricorrendo
a tutti gli strumenti previsti dalla legislazione (accordi di programma,
convenzioni, informazione e sensibilizzazione) per incoraggiare nei
produttori, distributori e consumatori comportamenti ispirati al
contenimento dei rifiuti prodotti;
si possano migliorare notevolmente le percentuali di raccolta
differenziata fin qui ottenute, estendendo e generalizzando le raccolte
domiciliari delle principali frazioni, e incentivando con adeguate politiche
il riuso dei materiali raccolti. Con un impegno coordinato di Provincia e
Comuni per armonizzare i modelli di raccolta differenziata con le esigenze
di trattamento e riutilizzo dei materiali, fornendo supporto
tecnico-organizzativo ai Comuni più piccoli, realizzando gli impianti di
compostaggio dell'umido e di ulteriore selezione della frazione secca,
incentivando le aziende al riuso e riciclaggio delle materie raccolte
separatamente, si possono raggiungere percentuali di raccolta superiori al
50% del totale
sulle quantità residue è poi possibile intervenire con ulteriori azioni di separazione dei materiali ancora recuperabili (metalli, umido residuo, inerti) e con metodi e tecnologie di smaltimento di impatto ambientale ed efficienza economica molto migliori dell'inceneritore oggi ipotizzato. Tra questi il Consiglio ritiene interessante la tecnologia delle torce al plasma, per la quale è necessario condurre un'approfondita valutazione tecnico-economica con l'apporto di esperti di comprovata competenza. Parimenti devono essere valutati comparativamente i sistemi di stabilizzazione e stoccaggio controllato oggi disponibili, la produzione di CDR, o altri metodi di trattamento di rifiuti residuati da raccolta differenziata e separazione.
L'insieme di questi interventi costituisce un sistema di gestione integrata, in cui i diversi momenti del contenimento della produzione, della raccolta differenziata, del riutilizzo di materiali e dello smaltimento del residuo non recuperabile sono gestiti in un quadro di coerenze ispirato alla salvaguardia della salute e dell'ambiente e alla massima efficienza.
Considerato, inoltre, che l'articolo 18 della L.R.21/93 stabilisce che i piani siano sottoposti a revisione almeno ogni 5 anni.
DELIBERA
di chiedere alla Provincia di Varese di avviare nel più breve tempo possibile un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati, per una revisione e aggiornamento del Piano Provinciale finalizzata a :
aggiornare le stime di produzione e raccolta differenziata;
impostare le linee di intervento coordinato Comuni-Provincia come delineate nelle premesse;
valutare comparativamente le alternative per lo smaltimento del residuo.
di confermare il ruolo centrale dell'Azienda speciale ASPEM nel sistema
integrato di gestione dei rifiuti, coinvolgendola nelle operazioni di
valutazione comparata delle alternative per lo smaltimento dei rifiuti
di
promuovere e sostenere una vasta iniziativa politica verso la Regione, la
Provincia e i Comuni per pervenire a conclusioni condivise ed avviare concrete
azioni di intervento finalizzate ad una gestione dei rifiuti rispettosa della
salute e dell'ambiente secondo gli indirizzi qui definiti.
di inviare il presente provvedimento al Presidente della Provincia di Varese, al Presidente della Regione Lombardia ed ai Sindaci firmatari del documento del 26 maggio 1999.